L'insonnia può essere contrastata da un bagno caldo rilassante. Andiamo a scoprire in che modo ciò migliora la qualità del nostro sonno. I dettagli e le alternative naturali consigliate dagli esperti.
Un bagno caldo risolve i problemi di insonnia. È possibile lasciarsi andare tra le braccia di Morfeo in maniera agevole con un'azione che facciamo ogni giorno ma che, senza troppi problemi, possiamo spostare in avanti, riprogrammando la doccia in un orario serale per favorire il riposo. In particolare, ecco a che ora sarebbe meglio fare la doccia e quali sono le alternative valide per combattere l'insonnia.
L'insonnia: cos'è e come combatterla
In Italia un numero spaventosamente alto di persone soffre di insonnia. Numeri alla mano, parliamo di 13,4 milioni di italiani alle prese con problemi nella conta delle pecorelle. Ad aggravare il problema il fatto che quasi la metà di questi non fanno nulla per contrastare il problema. La cifra è quasi raddoppiata con la pandemia covid19 che, come sappiamo, ha portato a galla problemi atavici della popolazione. Sono, inoltre, circa 3 milioni i ragazzi coinvolti. L'insonnia porta spossatezza e stanchezza per tutto l'arco della giornata, trascinando il problema per tutto l'arco della giornata.
Per combattere l'insonnia ci sono diverse soluzioni naturali e pratiche. Tra le altre, mantenersi leggeri. Può essere sufficiente anche una cena leggera a base di verdura, cereali integrali come il riso, legumi o pesce bianco. Da escludere sicuramente gli alcolici e la caffeina. Secondo le ultime ricerche, per favorire un corretto riposo può essere utile un bagno caldo anche un'ora o poco più prima di coricarsi. Il momento migliore per fare la doccia, infatti, è al calar del sole. La sera, infatti, viene associata al riposo e lavarsi prima di mettersi a letto stimola un buon riposo. L'associazione tra calore e riposo favorisce una dormita sana.
Il tè caldo per un riposo ideale
Un'altra importante fonte di calore può provenire dal tè caldo. È una delle bevande più amate dagli italiani e dall'intera popolazione mondiale. Il tè, come lo conosciamo noi, ha origini davvero molto antiche: se ne datano i primi utilizzi intorno al III secolo nell'odierna Cina, dove inizialmente era utilizzato come medicinale. Al di là di un riposo ottimale, il tè fornisce un alleato fidato per dimezzare il rischio di contrarre il prediabete e il diabete di tipo 2. Le proprietà nutritive della nostra bevanda antica sono ormai riconosciuti in tutto il mondo.
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