Consumare tè caldo in almeno due occasioni durante l'arco della giornata aiuta a prevenire e combattere una malattia molto comune. È inoltre un alleato contro i malanni di stagione. I risultati delle ricerche intorno a questa bevanda dissetante e calda.
In molte nazioni, esiste un appuntamento irrinunciabile: quello delle 5 del pomeriggio con il tè. E sarebbe un'abitudine da copiare. È stato, infatti, scientificamente dimostrato che un consumo regolare di tè caldo aiuta a dimezzare il rischio di contrarre il prediabete e il diabete di tipo 2. I risultati di questa preziosa ricerca sono stati diffusi da alcuni ricercatori di un'università australiana, che hanno illustrato il processo che porta al beneficio in questione. Le proprietà nutritive della nostra bevanda antica sono ormai riconosciuti in tutto il mondo.
I benefici di un tè caldo
È una delle bevande più amate dagli italiani e dall'intera popolazione mondiale. Il tè, come lo conosciamo noi, ha origini davvero molto antiche: se ne datano i primi utilizzi intorno al III secolo nell'odierna Cina, dove inizialmente era utilizzato come medicinale. In particolare, furono i monaci buddhisti a contribuire alla sua diffusione, utilizzandolo come tonico e come bevanda da associare ai riti. I benefici riconosciuti per il nostro corpo sono notevoli. Un gusto particolare e tante importanti proprietà benefiche caratterizzano questo infuso, che si ricava dalle foglie della Cammellia Sinensis, una pianta legnosa coltivata principalmente in Asia.
Il tè è stato riconosciuto per essere associato a sostanziali benefici per la salute, tra cui un ridotto rischio di malattie cardiovascolari. Il meccanismo alla base di questi benefici è stato svelato. Si tratta dell'associazione della frequenza del consumo di tè con l'escrezione urinaria di glucosio e la sensibilità all'insulina. Tra i fattori da considerare, inoltre, lo stato glicemico. È stato infatti scoperto che i bevitori di tè, rispetto a coloro che non ne fanno uso, vantano un rischio inferiore del 53% di prediabete e del 47% di diabete di tipo 2. Percentuali certo importanti alle quali bisogna leggere sotto un'ottica di rinnovato interesse.
Il tè matcha e il contrasto al diabete
Il consumo di tè matcha aiuta a prevenire l’insorgenza di malattie cardiovascolari, agendo sui livelli di colesterolo ematico, e a contrastare lo sviluppo di diabete di tipo 2. Questa varietà di tè contiene sostanze antiossidanti in una concentrazione cento volte maggiore rispetto al tè verde comune e arresta la crescita di microrganismi patogeni. Infine, il tè matcha aiuta a rimanere in forma poiché stimola il metabolismo favorendo la termogenesi. Il suo consumo regolare, associato a una dieta bilanciata e corretta attività fisica, è utile ad accelerare la perdita di peso. Insomma, la bevanda più consumata dopo l'acqua - e la più amata al mondo - al di là del suo sapore inconfondibile fa bene al nostro organismo.
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