L'ennesimo sfratto illegale sta mettendo a dura prova la comunità indigena degli Ogiek in Kenya. Una situazione delicata che sta causando una crisi umanitaria e che ha attirato l'attenzione di tutto il mondo durante la visita di Re Carlo in Kenya la settimana scorsa.
Il popolo Ogiek e la crisi umanitaria
I Ogiek sono una comunità di cacciatori-raccoglitori che abita la foresta di Mau, situata negli altopiani del Kenya centro-occidentale, da tempi immemorabili. In questa occasione, circa 700 indigeni Ogiek sono stati sfrattati illegalmente dalle loro case, a causa di una presunta necessità di conservazione della natura. Le immagini e i video che circolano mostrano la situazione reale, rivelando abitazioni distrutte, alcune addirittura bruciate, e un popolo impaurito e indifeso.
Le parole di Daniel Kobei
Daniel Kobei, portavoce degli Ogiek e direttore del Programma di Sviluppo per il popolo Ogiek (OPDP), ha espresso il suo disappunto e la sua preoccupazione: "Chiediamo a Re Carlo di esortare il Presidente del Kenya a rispettare la legge. Gli Ogiek di Mau devono ottenere i loro diritti territoriali. Gli Ogiek vivono nella paura più assoluta, senza avere verso chi rivolgersi".
Una storia di soprusi
Purtroppo, questo non è un episodio isolato. Gli Ogiek stanno subendo soprusi da anni. Le loro case sono state distrutte, le loro proprietà confiscate e alcuni membri della comunità sono stati addirittura uccisi. La loro terra è stata ceduta a terzi e a politici compiacenti che hanno devastato la foresta di Mau per trarne profitto. Questa ingiustizia risale al periodo dell'amministrazione coloniale britannica, quando gli Ogiek furono sfrattati per creare riserve forestali e aree di caccia, senza alcuna consultazione o risarcimento.
Il ruolo delle associazioni internazionali
Di fronte a questa situazione, diverse associazioni internazionali stanno intervenendo per condannare le azioni illegali del governo keniota e le violazioni delle sentenze dell'ACHPR. Survival International sta esortando le autorità a rispettare la legge, a riconoscere i diritti di proprietà degli Ogiek e a risarcire le comunità che hanno subito ripetuti attacchi e la distruzione delle loro proprietà.
In un mondo in cui la conservazione della natura è diventata una priorità, non dobbiamo dimenticare i diritti dei popoli indigeni. Gli Ogiek, un popolo che ha abitato la foresta di Mau da tempi immemorabili, stanno subendo violenze inaccettabili. È fondamentale che il governo keniota rispetti la legge e riconosca i diritti di proprietà degli Ogiek sulla loro terra. Questa comunità merita di vivere in pace e sicurezza, e di essere risarcita per le ingiustizie subite.
Cosa possiamo fare?
Come individui, ci chiediamo cosa possiamo fare per sostenere i diritti dei popoli indigeni e la conservazione della natura? "La libertà è un diritto fondamentale di ogni essere umano", affermava Nelson Mandela. Eppure, gli Ogiek continuano a subire soprusi e violazioni dei loro diritti più elementari. È inaccettabile che, in nome della conservazione della natura, vengano distrutte le abitazioni indigene e che gli Ogiek siano costretti ad abbandonare le loro terre ancestrali. È urgente che le autorità keniote rispettino le decisioni della Corte africana e garantiscano i diritti di proprietà degli Ogiek. La comunità internazionale non può restare in silenzio di fronte a queste ingiustizie e deve fare tutto il possibile per difendere i diritti di questi popoli indigeni.