Molti non lo sanno ma è possibile conoscere l'età dell'olio che noi compriamo. I metodi per capirlo sono stati spiegati dall'agronomo Daniele Paci, per anni volto Rai di riferimento in orbita food e benessere. I dettagli e la spiegazione.
È uno dei condimenti più utilizzati nel mondo. Fonte di reddito per intere aree geografiche e simbolo di intere culture nella nostra Penisola. Parliamo dell'olio, che negli ultimi anni è diventato ancor più prezioso a causa di guerre e conflitti che ne hanno leggermente fatto lievitare il costo. Ma è possibile conoscere quanti anni ha il prezioso infuso che andiamo a mettere sulle nostre tavole?
Quanti anni ha l'olio: il contributo dell'agronomo Daniele Paci
Una domanda che attanaglia parecchi consumatori al momento dell'acquisto è proprio sapere la data di produzione di un dato alimento che andiamo ad acquistare. E per l'olio? Anche in questo caso, per il prezioso nettare è possibile risalire ad alcune indicazioni precise. In alcune bottiglie è indicata l'annata di raccolta, ma non è sempre così. La normativa, infatti, dice che se l'olio proviene da più annate non si può mettere la data di raccolta.
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Oggi abbiamo, normalmente, 24 mesi di Tmc - tempo minimo di conservazione - e se, quindi, l'annata di raccolta non viene comunicata, possiamo pensare che un olio che riporta scadenza 2024 possa avere olive di raccolte da annate differenti. È quindi importante vedere sull'etichetta in che annata è stata effettuata la raccolta del prezioso infuso, per acquistare soltanto prodotti buoni, saporiti e soprattutto di alta qualità per la nostra cucina.
Olio, prezioso alleato per la nostra cucina
Scegliere l'olio giusto per la nostra cucina non è semplice. Bisogna, infatti, considerare una lunga serie di fattori e varianti, nonché la grande tipologia di olio oggi in commercio. Non esiste, dunque, una risposta univoca sulla questione. La scelta, oggi, può dipendere da tanti fattori, quali la quantità di olio ingerita in un giorno, il contenuto di acidi grassi contenuta negli alimenti, il tipo di cottura e, per chi segue una particolare dieta, i consigli di un esperto di riferimento come un nutrizionista o un medico. In linea di massima, però, è sempre bene scegliere un olio con il minor grado di raffinazione. Per la qualità di olio, invece, è bene rifarsi ai consigli dell'agronomo Daniele Paci.