La birra senza alcool può rappresentare una valida alternativa per tutti coloro che devono mettersi al volante ma non vogliono rinunciare al piacere di una fresca e dissetante bionda. Secondo una ricerca di un'università americana, però, aumenterebbero i rischi per la salute. I dettagli.
Le birre a basso contenuto alcolico e a zero alcool possono essere terreno fertile per alcuni ceppi batterici, secondo una nuova ricerca della Cornell. A spiegarlo sono gli stessi professionisti appartenenti all'istituzione americana, che, attraverso un'esperimento, hanno dimostrato i tangibili rischi per la salute. Ecco la modalità e i risultati dell'esame.
Escheria coli e Salmonella
Sgombriamo il campo dalle ipotesi: non è che bere birra analcolica fa ammalare. Semplicemente, il rischio che questa tipologia di batteri abbia terreno fertile a contatto con queste determinate bevande è più alto. A sostegno della tesi vengono incontro i ricercatori della Cornell University. Secondo i risultati della ricerca, "I ceppi di Escheria Coli e Salmonella sono cresciuti e sono sopravvissuti in birre a basso contenuto di alcool per oltre 2 mesi se conservate tra i 4 e i 14 gradi Celsius - tipico range dei comuni frigorifero, NdR -", hanno scritto i ricercatori.
Escheria Coli è il ceppo più comune che causa malattie umane. Lo si è ritrovato, ad esempio, in molti mari del nostro Paese con conseguenti divieti di balneazione per la popolazione italiana. Tanti i chilometri di costa interdetti questa estate proprio in Italia a causa della presenza, nelle acque, di questo pericoloso patogeno.
"Le birre con pH alto (>4,60), alcol basso o nullo e bassa anidride carbonica sono più suscettibili al deterioramento e agli agenti patogeni", hanno scritto gli autori. Nello studio della Cornell, campioni di birra in lattina della Genesee Brewing Company di Rochester sono stati inoculati con singoli campioni a cinque ceppi di E. coli, salmonella enterica e listeria monocytigenes e conservati a due temperature (4 e 14 gradi Celsius) per 63 giorni.
Le conseguenze dei risultati degli esami
Va chiarito che il rischio di intossicazione alimentare derivante da birra senza alcool è davvero basso. Ma è un dato che fa riflettere per le future preparazioni. Le birre non tradizionali, infatti, mancano di un importante ostacolo alla crescita batterica: la concentrazione di etanolo. Possiamo gustare con piacere le nostre birre con la consapevolezza che la ricerca dei professionisti sarà un passo decisivo verso la produzione di birre ancora più sicure e gustose.
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