Notizie sconvolgenti provenienti dall'Australia: il governo ha deciso di abbattere circa 16.000 cavalli selvatici, conosciuti come "brumbies", nel Parco Nazionale di Kosciuszko, nel Nuovo Galles del Sud. Ma la maniera di procedere ha lasciato tutti senza parole.
Abbattimento dei cavalli: una decisione radicale
La decisione non riguarda un semplice abbattimento. La parola giusta è esecuzione: cecchini su elicotteri insegneranno e uccideranno gli equini, in un vero e proprio sterminio.
La scelta di abbattere i cavalli è mossa dalla volontà di ridurre la loro popolazione, attualmente di circa 19.000 esemplari, a soli 3.000 entro il 2027. I brumbies, introdotti dagli europei nel XVIII secolo, stanno mettendo a rischio l'ecosistema delle Alpi australiane.
Perché abbattere i brumbies?
Il motivo di questo drastico intervento risiede nell'alta densità di brumbies che sta minacciando la flora e la fauna locali. Questi cavalli selvatici presentano un tasso di crescita annuale tra il 15% e il 18% e stanno causando seri danni all'ambiente.
Una strategia non senza polemiche
La decisione di utilizzare elicotteri con cecchini per abbattere i cavalli ha suscitato numerose polemiche. Infatti, questa tecnica era stata già impiegata nel 2000, quando furono abbattuti 600 cavalli in soli tre giorni. A causa delle forti critiche ricevute, questa pratica fu poi interrotta.
Ora, però, sembra che le autorità abbiano preso una decisione definitiva. Con l'approvazione del Ministro dell'Ambiente del Nuovo Galles del Sud, Penny Sharpe, si riprenderà questa strategia brutale per raggiungere l'obiettivo di ridurre la popolazione di brumbies e proteggere l'ambiente alpino.
Eradicazione dei cavalli selvatici: una necessità?
Secondo le autorità, l'eradicazione dei cavalli selvatici è necessaria per proteggere le specie autoctone minacciate nelle Alpi australiane. Infatti, le attività dei brumbies, come il calpestio, il pascolo e l'erosione del suolo, hanno danneggiato almeno 25 specie di flora alpina minacciate e 14 specie di fauna alpina minacciate, mettendo in pericolo l'intero ecosistema.
Una decisione drastica: ci sono alternative?
È giusto domandarsi se sia veramente necessario ricorrere a una misura così estrema per risolvere il problema. Forse è il caso di valutare altre soluzioni e di chiedersi se ci siano davvero tutte le informazioni necessarie per prendere una decisione così drastica.
In ogni caso, è fondamentale verificare le fonti delle informazioni, data l'alta rilevanza del tema. Continueremo a seguire gli sviluppi di questa vicenda e vi terremo aggiornati.
Un appello al rispetto della natura
"La natura non fa nulla di inutile", diceva Aristotele, ma sembra che l'uomo sia bravo a farlo. La decisione dell'abbattimento di migliaia di cavalli selvatici sembra un'azione senza senso, un vero e proprio massacro. Non ci sono alternative meno cruente? Non possiamo trovare un modo per convivere con loro, per proteggere sia l'ecosistema che queste creature che non hanno colpa di trovarsi in un luogo che non è loro? Sarebbe un gesto di responsabilità e rispetto verso la natura, un modo per dimostrare che l'uomo può fare la differenza senza dover ricorrere alla violenza.