Coleottero estinto da decenni miracolosamente ricomparso: una minaccia per l'Appennino Modenese?

Una sensazionale riscoperta ha entusiasmato gli appassionati di natura e gli entomologi: il ditisco modenese, un coleottero che si pensava non esistesse più, è ricomparso nei boschi dell'Appennino Modenese!

Non c'è mai un momento noioso nel regno della natura. Recentemente, nel Parco regionale del Frignano, a S. Annapelago, è stato avvistato un esemplare del ditisco modenese, un insetto che si credeva estinto. Fabrizio Bernardi, un naturalista appassionato con esperienza in ambito forestale, è stato colui che ha immortalato il coleottero con la sua fotocamera.

Il ritorno del ditisco modenese

Bernardi aveva osservato il ditisco modenese in passato, ma non era mai riuscito a fotografarlo. Ora, le prove della sua esistenza sono indiscutibili: il ditisco modenese è ancora tra noi!

Il ditisco modenese è un insetto particolarmente protetto dalla Regione Emilia-Romagna, poiché è inserito nell'elenco delle specie a rischio. Si tratta di un insetto carnivoro che si nutre di girini, larve di zanzara, piccoli pesci e gasteropodi, rendendolo un prezioso alleato nella lotta contro le zanzare e un elemento fondamentale dell'ecosistema.

La vita del ditisco modenese

Il ditisco modenese, per sopravvivere, deve consumare quotidianamente una quantità di cibo pari a quaranta volte il suo peso! La sua abilità di cacciare immergendosi negli acquitrini, grazie alla sua respirazione subacquea, gli permette di rimanere sott'acqua per oltre 30 minuti.

Questo coleottero tipico della zona di Modena, da cui prende il nome, è distribuito principalmente nelle zone umide dell'Italia settentrionale, in particolare nelle province di Parma, Modena, Bologna, Ravenna e Ferrara.

Descrizione del ditisco modenese

Il ditisco modenese è un insetto di grandi dimensioni. Il suo corpo allungato misura tra i 28 e i 35 mm, e la colorazione varia dal marrone ai riflessi verdi e rame.

La Regione Emilia-Romagna ha sottolineato l'importanza di aggiornare lo status di questa specie, poiché alcune segnalazioni sono datate e non più confermate. Pertanto, è fondamentale continuare a monitorare la presenza del ditisco modenese nel territorio.

La biodiversità è una sorpresa continua

La recente riscoperta del ditisco modenese nei boschi dell'Appennino Modenese è una prova che la natura ha sempre nuove sorprese da offrire. La presenza di questo coleottero, che si credeva estinto, è un segnale di speranza per la biodiversità.

Questo ci ricorda quanto sia importante proteggere le specie particolarmente protette come il ditisco modenese e preservare i loro habitat fragili e vulnerabili. Chi può dire quali altre specie sorprendenti potrebbero essere ancora nascoste nei nostri boschi e parchi?

Come diceva il naturalista John Muir, "La natura non smette mai di stupire". E questa volta, la sorpresa è arrivata proprio dal cuore dell'Appennino Modenese, con la riscoperta del ditisco modenese. Un promemoria che non dobbiamo mai dare per scontata la presenza di queste specie e che dobbiamo continuare a monitorare e proteggere gli habitat in cui vivono.

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